QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
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QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
Prima di istigare cani che provengono dalla mia selezione, spesso in età troppo precoce e da persone che non conoscono questa razza, vi chiedo di fare il test di carattere da Ivan Farinazzo e di chiedere a lui consigli sù come crescere il vostro cane. Visto che non sempre volete ascoltare miei .
Negli ultimi 5 gg si sono verificati casi di ringhio del cucciolone contro membro della famiglia, in tutti e due casi cani (maschi, figli di genitori diversi) sono stati istigati, provocati da addestratori, nulla di serio potrebbero dire sia proprietari sia artefici delle prove (in quanto quasi inesistenti se effettuate su altre razze), ma per un asia centrale dei miei, sufficienti per rendere cane pericoloso.
Cani che allevo io non sono paragonabili caratterialmente a nessun cane che potete trovare in Italia e anche in Europa (è la questione di linee di sangue e della mia esperienza). Per favore non sottovalutate le mie parole.
Negli ultimi 5 gg si sono verificati casi di ringhio del cucciolone contro membro della famiglia, in tutti e due casi cani (maschi, figli di genitori diversi) sono stati istigati, provocati da addestratori, nulla di serio potrebbero dire sia proprietari sia artefici delle prove (in quanto quasi inesistenti se effettuate su altre razze), ma per un asia centrale dei miei, sufficienti per rendere cane pericoloso.
Cani che allevo io non sono paragonabili caratterialmente a nessun cane che potete trovare in Italia e anche in Europa (è la questione di linee di sangue e della mia esperienza). Per favore non sottovalutate le mie parole.
Ultima modifica di karanuker il Mar Apr 30, 2013 7:52 am - modificato 1 volta.
Re: QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
Qualche articolo trovato sul web:
PROPRIETARI PERICOLOSI?
E’ di nuovo caccia ai cani pericolosi.
Noi (tanto per cambiare :-)) vogliamo andare contro corrente, parlando di proprietari pericolosi.
Siamo al campo, un po’ scossi, quando arriva la notizia (18 Aprile 2007) che due rottweiler hanno attaccato e ucciso una bambina di nove mesi. Siamo scossi perché abbiamo appena valutato un cane aggressivo, e suggerito l’eutanasia. Il cane ha violentemente attaccato Ivan durante la valutazione, e dovrebbe vivere in un appartamento con una bambina di due anni.
Cani pericolosi. Cani che aggrediscono, mordono, uccidono. Esistono? La risposta è ancora nei nostri occhi (e, per una volta, l’ho anche filmata): sì. Esistono. Cani aggressivi e pericolosi esistono. Il profilo del cane pericoloso è: aggressivo, di taglia medio/grande, spesso maschio. Non stiamo a girarci intorno, un cane con queste caratteristiche è potenzialmente pericoloso. Ma ciò che rende veramente pericoloso il cane è l’incapacità del proprietario di vedere e capire, e di gestire il proprio compagno nel modo corretto.
Vedere e capire
La prima telefonata arriva alle dieci e mezza, di sera. Quando capisco che è una telefonata di lavoro, sono un po’ scocciata. La persona mi chiede una consulenza per un cane, che ha ringhiato alla bambina. Il cane ha tre anni, ed è di taglia grossa (40 kg). Le dico che possiamo valutarlo mercoledì, quando al campo è presente Ivan Farinazzo, figurante e esperto di problemi di aggressività. Mi richiama il giorno dopo, alle nove e mezzo, e quando finalmente vediamo il cane, capisco la ragione della sua urgenza. Questa storia, di cui evito volutamente di fornire dettagli, ci porta a ragionare sulla difficoltà dei proprietari di osservare e capire la personalità e il comportamento dei propri cani. Al mattino, prima dell’arrivo di quel cane, abbiamo analizzato video e foto di aggressioni (comincio ad avere un archivio ben fornito!), osservando i minimi segnali che anticipano un attacco. Durante la valutazione ci scambiamo poche frasi, e alcuni sguardi, ma quando il cane torna in auto, la lettura del cane è simile, se non uguale. Riuscire a vedere e capire i cani ci è costato anni di fatica e di lavoro sul campo, con strade diverse ma lo stesso desiderio di conoscere e imparare.
Il primo problema con l’aggressività del cane, è capire il cane. Non le cause, perché la stessa situazione può portare un cane a reagire in un modo, e un altro cane in un altro modo. Ciò che cambia è il carattere, e le esperienze passate. Carattere e esperienze si possono analizzare osservando come il cane si comporta. E’ quello che succede nei test di valutazione, e nelle valutazioni di cani aggressivi. Il cane viene messo in una certa situazione, e si valuta la sua reazione. Per capire cosa succede, è necessario mettere a confronto la reazione di un cane con le possibili reazioni di 10, 100 o mille altri cani.
Una scala di valutazione
Osservare un comportamento non significa infatti riuscire a capirlo, a interpretarlo correttamente, e tanto meno significa riuscire a valutarlo. Per misurare il comportamento del cane è necessario prima avere dei parametri da valutare, e quindi una scala di valutazione. Un metro. Questi tre aspetti, vedere il comportamento, interpretarlo e valutarlo, possono mancare al proprietario per il semplice fatto che la sua esperienza con i cani è limitata.
Io so guidare decentemente bene la mia auto, ma vado in stress se devo guidare un’auto diversa, per non parlare di un furgone o una moto. Il proprietario non ha le competenze per valutare il proprio cane, e questo è un enorme fattore di rischio. Mille piccoli segnali di avvertimento, di disagio, possono passare inosservati, fino a quando la situazione non degenera. Un esempio pratico: una cucciola di border prova a allontanare uno westie maschio che la importuna. Gli mostra gli occhi nel caratteristico sguardo fisso, allunga il muso minacciosa, prova a fargli vedere i denti, ma niente funziona. Non ha la forza fisica e caratteriale per fermarlo. A quel punto non può che usare più forza, più aggressività, imparando però così che ci sono situazioni in cui è necessario dimostrarsi aggressivi. Intervengo io (i proprietari stanno mangiando un panino e chiacchierando), e chiedo di allontanare il westie. Non guardare i cani, non vedere e non capire cosa ci dicono con il loro comportamento, ecco il problema.
Responsabilità del cane e del proprietario
I cani non hanno responsabilità. I cani non hanno coscienza, e non hanno capacità di scegliere. Un cane che usa aggressività, pensate alla cucciola di border, lo fa perché in quel contesto non è in grado di fare altro. Quando il cane che abbiamo valutato ha attaccato Ivan, nessuno di noi si è sentito arrabbiato, offeso e neppure irritato dal cane. E’ un cane! Ogni primavera ho la casa invasa dalle formiche. Un fastidio, ma non penso che le formiche mi vogliano fare del male. Sono formiche... Vanno dove trovano cibo.
La responsabilità è di una persona adulta. Vivo spesso situazioni di disagio causate da figli che comprano cani e li sbolognano ai genitori, fidanzati che si regalano cani, si sfidanzano e si ritrovano con il regalo restituito, nonni che si devono relazionare con cani di figli e nuore... Si parla tanto di patentini, ma che succede se il patentino lo prende il figlio, e il cane viene lasciato a casa dei genitori? Quando un cane entra in famiglia, una persona adulta dovrebbe averne la responsabilità. E questo comporta anche la capacità di gestirlo, in ogni situazione. Il problema? La gestione spesso è inadeguata alla forza fisica e caratteriale del cane.
Cani pericolosi, proprietari pericolosi: che fare?
Io sono piuttosto contraria alle leggi restrittive. Non fanno bene ai cani, e non fanno bene alle persone. Ho conosciuto una rottweiler equilibrata e simpatica, e ottimamente gestita dal proprietario. Adesso probabilmente la cagna dovrà uscire a passeggio con la museruola, e il proprietario rischierà di trovarsi in situazioni spiacevoli per il colore e l’aspetto del suo cane (a me piacerebbe averla tra le fila dei nostri “cani che insegnano”, per dimostrare che qualunque cane può essere socievole e equilibrato).
Potendo scegliere, la strada che seguirei è sicuramente quella della prevenzione, attraverso una CORRETTA informazione. Volete un cane? Ok, prima state a sentire quali responsabilità comporta quel tipo di cane. Vi serve un aiuto? Ecco le persona a cui potete rivolgervi: per la scelta, l’educazione, per una valutazione. La maggior parte dei proprietari cosiddetti “pericolosi” in realtà è del tutto in buona fede, e convinta di non essere a rischio.
fonte: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
PROPRIETARI PERICOLOSI?
E’ di nuovo caccia ai cani pericolosi.
Noi (tanto per cambiare :-)) vogliamo andare contro corrente, parlando di proprietari pericolosi.
Siamo al campo, un po’ scossi, quando arriva la notizia (18 Aprile 2007) che due rottweiler hanno attaccato e ucciso una bambina di nove mesi. Siamo scossi perché abbiamo appena valutato un cane aggressivo, e suggerito l’eutanasia. Il cane ha violentemente attaccato Ivan durante la valutazione, e dovrebbe vivere in un appartamento con una bambina di due anni.
Cani pericolosi. Cani che aggrediscono, mordono, uccidono. Esistono? La risposta è ancora nei nostri occhi (e, per una volta, l’ho anche filmata): sì. Esistono. Cani aggressivi e pericolosi esistono. Il profilo del cane pericoloso è: aggressivo, di taglia medio/grande, spesso maschio. Non stiamo a girarci intorno, un cane con queste caratteristiche è potenzialmente pericoloso. Ma ciò che rende veramente pericoloso il cane è l’incapacità del proprietario di vedere e capire, e di gestire il proprio compagno nel modo corretto.
Vedere e capire
La prima telefonata arriva alle dieci e mezza, di sera. Quando capisco che è una telefonata di lavoro, sono un po’ scocciata. La persona mi chiede una consulenza per un cane, che ha ringhiato alla bambina. Il cane ha tre anni, ed è di taglia grossa (40 kg). Le dico che possiamo valutarlo mercoledì, quando al campo è presente Ivan Farinazzo, figurante e esperto di problemi di aggressività. Mi richiama il giorno dopo, alle nove e mezzo, e quando finalmente vediamo il cane, capisco la ragione della sua urgenza. Questa storia, di cui evito volutamente di fornire dettagli, ci porta a ragionare sulla difficoltà dei proprietari di osservare e capire la personalità e il comportamento dei propri cani. Al mattino, prima dell’arrivo di quel cane, abbiamo analizzato video e foto di aggressioni (comincio ad avere un archivio ben fornito!), osservando i minimi segnali che anticipano un attacco. Durante la valutazione ci scambiamo poche frasi, e alcuni sguardi, ma quando il cane torna in auto, la lettura del cane è simile, se non uguale. Riuscire a vedere e capire i cani ci è costato anni di fatica e di lavoro sul campo, con strade diverse ma lo stesso desiderio di conoscere e imparare.
Il primo problema con l’aggressività del cane, è capire il cane. Non le cause, perché la stessa situazione può portare un cane a reagire in un modo, e un altro cane in un altro modo. Ciò che cambia è il carattere, e le esperienze passate. Carattere e esperienze si possono analizzare osservando come il cane si comporta. E’ quello che succede nei test di valutazione, e nelle valutazioni di cani aggressivi. Il cane viene messo in una certa situazione, e si valuta la sua reazione. Per capire cosa succede, è necessario mettere a confronto la reazione di un cane con le possibili reazioni di 10, 100 o mille altri cani.
Una scala di valutazione
Osservare un comportamento non significa infatti riuscire a capirlo, a interpretarlo correttamente, e tanto meno significa riuscire a valutarlo. Per misurare il comportamento del cane è necessario prima avere dei parametri da valutare, e quindi una scala di valutazione. Un metro. Questi tre aspetti, vedere il comportamento, interpretarlo e valutarlo, possono mancare al proprietario per il semplice fatto che la sua esperienza con i cani è limitata.
Io so guidare decentemente bene la mia auto, ma vado in stress se devo guidare un’auto diversa, per non parlare di un furgone o una moto. Il proprietario non ha le competenze per valutare il proprio cane, e questo è un enorme fattore di rischio. Mille piccoli segnali di avvertimento, di disagio, possono passare inosservati, fino a quando la situazione non degenera. Un esempio pratico: una cucciola di border prova a allontanare uno westie maschio che la importuna. Gli mostra gli occhi nel caratteristico sguardo fisso, allunga il muso minacciosa, prova a fargli vedere i denti, ma niente funziona. Non ha la forza fisica e caratteriale per fermarlo. A quel punto non può che usare più forza, più aggressività, imparando però così che ci sono situazioni in cui è necessario dimostrarsi aggressivi. Intervengo io (i proprietari stanno mangiando un panino e chiacchierando), e chiedo di allontanare il westie. Non guardare i cani, non vedere e non capire cosa ci dicono con il loro comportamento, ecco il problema.
Responsabilità del cane e del proprietario
I cani non hanno responsabilità. I cani non hanno coscienza, e non hanno capacità di scegliere. Un cane che usa aggressività, pensate alla cucciola di border, lo fa perché in quel contesto non è in grado di fare altro. Quando il cane che abbiamo valutato ha attaccato Ivan, nessuno di noi si è sentito arrabbiato, offeso e neppure irritato dal cane. E’ un cane! Ogni primavera ho la casa invasa dalle formiche. Un fastidio, ma non penso che le formiche mi vogliano fare del male. Sono formiche... Vanno dove trovano cibo.
La responsabilità è di una persona adulta. Vivo spesso situazioni di disagio causate da figli che comprano cani e li sbolognano ai genitori, fidanzati che si regalano cani, si sfidanzano e si ritrovano con il regalo restituito, nonni che si devono relazionare con cani di figli e nuore... Si parla tanto di patentini, ma che succede se il patentino lo prende il figlio, e il cane viene lasciato a casa dei genitori? Quando un cane entra in famiglia, una persona adulta dovrebbe averne la responsabilità. E questo comporta anche la capacità di gestirlo, in ogni situazione. Il problema? La gestione spesso è inadeguata alla forza fisica e caratteriale del cane.
Cani pericolosi, proprietari pericolosi: che fare?
Io sono piuttosto contraria alle leggi restrittive. Non fanno bene ai cani, e non fanno bene alle persone. Ho conosciuto una rottweiler equilibrata e simpatica, e ottimamente gestita dal proprietario. Adesso probabilmente la cagna dovrà uscire a passeggio con la museruola, e il proprietario rischierà di trovarsi in situazioni spiacevoli per il colore e l’aspetto del suo cane (a me piacerebbe averla tra le fila dei nostri “cani che insegnano”, per dimostrare che qualunque cane può essere socievole e equilibrato).
Potendo scegliere, la strada che seguirei è sicuramente quella della prevenzione, attraverso una CORRETTA informazione. Volete un cane? Ok, prima state a sentire quali responsabilità comporta quel tipo di cane. Vi serve un aiuto? Ecco le persona a cui potete rivolgervi: per la scelta, l’educazione, per una valutazione. La maggior parte dei proprietari cosiddetti “pericolosi” in realtà è del tutto in buona fede, e convinta di non essere a rischio.
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Re: QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
VI CONSIGLIO VIVAMENTE QUESTO LIBRO
L'Aggressività: Demone o Angelo
di ivan farinazzo
un libro scritto da chi coi cani lavora da vent'anni
Un ragazzo si reca in Ungheria alla ricerca del suo cane ideale. Incontrerà un allevatore di Pastori del Caucaso, che gli insegnerà a comprendere questa razza così forte e primordiale, e a comunicare con questi animali nel modo piu' profondo e sincero. Vent'anni dopo quel ragazzo è diventato un uomo che addestra cani per lavoro, il primo in Italia ad utilizzare la prossemica e a portare ai mondiali di IPO il suo malinois lavorato interamente in rinforzo positivo. Ivan Farinazzo racconta la sua storia senza maschere e senza tabu'.
da comprare on-line:
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L'Aggressività: Demone o Angelo
di ivan farinazzo
un libro scritto da chi coi cani lavora da vent'anni
Un ragazzo si reca in Ungheria alla ricerca del suo cane ideale. Incontrerà un allevatore di Pastori del Caucaso, che gli insegnerà a comprendere questa razza così forte e primordiale, e a comunicare con questi animali nel modo piu' profondo e sincero. Vent'anni dopo quel ragazzo è diventato un uomo che addestra cani per lavoro, il primo in Italia ad utilizzare la prossemica e a portare ai mondiali di IPO il suo malinois lavorato interamente in rinforzo positivo. Ivan Farinazzo racconta la sua storia senza maschere e senza tabu'.
da comprare on-line:
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Re: QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
Il problema Luiza è che tu allevi cani che fanno i "simpaticoni",ma sotto sono dei "caterpillar" Ad ogni modo tu sai che io i tuoi consigli li ho sempre seguiti e continuerò a farlo,ti dirò di più...il prossimo asia che prenderò vorrei che fosse per favore (a parte il colore che posso anche cambiare,magari con un bel nero!)proprio come Ares,nulla di più nulla di meno,è un cane con la C maiuscola e adesso come adesso anche un ottimo bodyguard nei miei confronti Ad ogni modo io ci sarò quando organizzi la prova con Farinazzo...chissà se Ares farà ancora il "simpaticone" anche con lui?
laura- Numero di messaggi : 525
Data d'iscrizione : 26.05.11
Età : 51
Località : ancona
Re: QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
Concordo con ciò che è scritto nell'articolo e giustamente Laura ha tradotto in poche parole l'essenza di questi cani, che se ci pensiamo bene è una delle peculiarità della razza: in un nano secondo, quando occorre, si trasformano e tirano fuori una forza ed una cattiveria notevole.
Quanti di noi conoscono bene il proprio cane??Io, se devo essere sincero, mi sforzo ogni giorno di capire ma ci vuole esperienza, tanta esperienza fatta di giorni e giorni vissuti con loro.
Siamo sempre noi che ci dobbiamo mettere in discussione e non loro, ricordiamocelo bene.
Quanti di noi conoscono bene il proprio cane??Io, se devo essere sincero, mi sforzo ogni giorno di capire ma ci vuole esperienza, tanta esperienza fatta di giorni e giorni vissuti con loro.
Siamo sempre noi che ci dobbiamo mettere in discussione e non loro, ricordiamocelo bene.
luke68- Numero di messaggi : 539
Data d'iscrizione : 23.08.11
Età : 55
Località : Cassina Rizzardi, Como
Re: QUANDO un Asia Centrale diventa pericoloso???
Libro letto prima di prendere il Caucaso, meraviglioso. Poi l'ho riletto in alcune parti interessantissime per capire il comportamento dei cani. Molto utile e piacevole da leggere.
totopupo- Numero di messaggi : 53
Data d'iscrizione : 06.09.12
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