...BULL ARAB "Il cacciatore dell' Outback australiano"

Ciao Luigi,pur non capendomene,45/50kg sinceramente non mi sembrano tanti considerando i bestioni che girano adesso,cani alti anche 75cm al garrese.L'ultimo che ho visto da vicino era grande quanto Eldash,molto lontano dal dogo che ho visto la prima volta.

ciao fox lo sappiamo bene quello che la moderna cinofilia crea,comunque io ho dei parenti in argentina e ci sono stato loro hanno tre dogos non cacciano ma sono figli di cacciatori loro li tengono nella fattoria e fanno i custodi .........sto cercando un video su you tube ma non lo trovo più ..........ti assicuro che le due femmine 50 kg li fanno in due.....no forse esagero ma sono cani da 35 kg....

tagiko ha scritto:Ciao Massimo,

La cosa incredibile è che per continuare a tenere alto il livello di prestazione tra una generazione e l'altra, gli allevatori devono continuare ad incrociare razze simili ma diverse... e credo questo debba farci riflettere su cosa sia veramente il concetto di razza quando viene applicato alla realtà di un lavoro, indipendentemente se esso sia caccia o guardia.

Luigi ha scritto:

...anche il sopracitato sig. Vianini era di questa idea e ho letto alcuni articoli scritti da lui in cui rimpiangeva i cani che lui allevava negli anni 70/80 che a asuo dire avevano altra tempra rispetto a bestioni che girano adesso....
tant'è che lui aveva il progetto di creare una nuova razza ibridando i suoi dogos con pitt e cani da caccia per ritrovare l'efficacia nel lavoro di questi cani....aggiungo che dopo la sua scomparsa i suoi ibridi e non solo anche dogos puri venivano e credo ancora vengono dati in adozione......

Alcuni vengono dati in adozione qui: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Per quanto riguarda il concetto di "razza pura" così "venerato" da molti su questo forum, consiglio vivamente di dare un occhio anche al concetto del così detto "vigore ibrido"...

Dedicato con umiltà e tanta speranza (di comprensione) a chi crede ancora che esistano Caucaso a pelo corto, Anatolici a pelo lungo, Asia, Nagazi e Gampr a pelo lungo e corto!!!!
Si tratta quasi sempre dello stesso cane.
La nostra idea di razza pura, è nata molto dopo che questi cani "colonizzassero" ambienti diversi.

Ciao Luigi,ho visto i video dei dogo a caccia,effettivamente sono anche più piccoli di quello che vidi la prima volta,che a confronto degli attuali era un nanetto.
Mi domando,ma quando è stata creata la razza non hanno usato anche l'Alano?e se si a che scopo?

tagiko ha scritto:Concetto di "razza pura" così "venerato" da molti su questo forum, consiglio vivamente di dare un occhio anche al concetto del così detto "vigore ibrido"...

Dedicato con umiltà e tanta speranza (di comprensione) a chi crede ancora che esistano Caucaso a pelo corto, Anatolici a pelo lungo, Asia, Nagazi e Gampr a pelo lungo e corto!!!!
Si tratta quasi sempre dello stesso cane.
La nostra idea di razza pura, è nata molto dopo che questi cani "colonizzassero" ambienti diversi.

non si tratta di concetto di razza pura, ma del fatto che in ogni zona vi era un cane diverso, e non lo stesso cha ha colonizzato Eurasia, questo ha provato Gorelov e il team di scienziati che ha lavorato con lui. Vai a dire a Gorelov, Vlasenko e altri che hanno studiato questi cani (in qualità di scienziati e non di allevatori) che si tratta dello stesso cane. In ogni zona vi era un cane diverso, e non lo stesso cha ha colonizzato Eurasia, i Russi con moderna cinofilia in 30 anni hanno mescolato tutti questi cani, e ora hanno sostenitori come te.
Qui sei tu che nominare la "razza pura", senza per altro averne un chiaro concetto.

Indipendentemente dalle accentuate differenze nelle dimensioni, nell’aspetto esteriore e nel tipo di mantello, i cani di alta genealogia di tutte linee di sangue si caratterizzano con la razionale, armoniosa, atletica costituzione, con la testa grande e con le mascelle fortissime (muso non a punta!), con una ricca mimica e con uno sguardo intelligente e incredibilmente bello.
questo testo si trova sul mio sito dalla prima pubblicazione (inizio 2002), ma tu, visto cosa scrivi non hai mai letto quello che ho sul sito, compreso alricolo di Gorelov riguardante la genesi dell'Asia Centrale e di altri molossoidi.

Ti scrivo pubblicamente la mia richiesta: non voglio che parli di me e di miei cani con nessuno, visto che non hai idea quale è il mio punto di vista sulla razza e di come sono e cosa rappresentano i cani che allevo.

si fox anche l'alano ma anche l'irish wolfhound e il cane da montagna dei pirenei a che scopo non lo so ma non devi pensare agli esemplari ipertipici di oggi ma a cani di cento anni fa se hai visto i video di luiza sulle expo di inizio secolo ti fai un idea gli alani non erano un metro al garrese

...Speranza svanita!!!

Ciao carissimi, dopo breve pausa, mi spiego meglio e saluto tutti con affetto...

Non è che la razza non esista, come si vede scritto di tanto in tanto sui giornali, è che la razza non esiste in quanto entità biologica. Indubbiamente la razza esiste come categoria fenica e questo ne fa un concetto più reale e più importante che se fosse biologico.

Stabilire il fondamento genetico di una differenza fra popolazioni richiede qualcosa di più della sola constatazione; bisogna potervi associare dei dati genetici.
Dedurre una differenza genetica in assenza di dati genetici appartiene a una visione popolare dell'ereditarietà e non a una concezione scientifica. Ciò è ancora più vero quando si considerano le sole caratteristiche feniche o comportamentali - come i risultati dei test. Queste infatti sono ancora più sensibili alle condizioni ambientali. Per dissertare sulla genetica occorrono dati genetici.

Le popolazioni si adattano agli ambienti in cui vivono. Ma geografia e clima variano gradualmente e in modo continuo.

Possiamo quindi aspettarci che gli adattamenti della specie Canis varino in modo altrettanto graduale.
Secondo gelosia e comprensibile orgoglio del pastore o meno, le popolazioni si mescolano ai loro vicini, che fanno lo stesso con i loro vicini come anche sicuramente con individui più lontani geograficamente. Nel lungo periodo, queste mescolanze dettate dalla vicinanza rafforzano la natura graduale delle differenze biologiche fra popolazioni.

Tutte le popolazioni umane praticano il commercio e dove vanno le “merci” vanno anche i geni.

"L'isolamento" dei popoli aborigeni tradizionali è una caratteristica che è stata costantemente sopravalutata nella storia della genetica e rimane uno degli ultimi grandi segni di antropocentrismo nella nostra scienza moderna.

Concludendo, spero di aver spiegato una piccola parte del mio modo di pensare, rivelando a Luiza che oltre ad aver piacevolmente letto l’articolo “Genesi di una razza” sul suo sito, ho anche letto un paio di tomi di zoologia (accessibili a tutti) che a mia volta le consiglio vivamente!!!