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E ci risiamo… rottweiler morde bambino

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Messaggio  karanuker Mer Mag 08, 2013 10:02 am

E ci risiamo… rottweiler morde bambino, i commenti cinofobi si sprecano
Valeria Rossi | 8 maggio 2013 | 20 Commenti | Stampa articolo
di VALERIA ROSSI – “Stavamo tornando a casa, sul marciapiede in via Meriggia – racconta la mamma, Katia – quando quel cane è sbucato di corsa da una pista ciclabile, senza guinzaglio né museruola, correndo come un toro infuriato. Io ho gridato a mio marito di prendere in braccio i bambini, lui lo ha fatto ma il cane gli si è avventato contro e ha azzannato la gamba di mio figlio“.
Così si legge nell’articolo del Corriere che narra l’ultimo episodio della serie “cani pericolosi”.
Seguono decine di commenti a base di cani “creati in laboratorio” & affini, e non uno – non UNO – che abbia fatto rimarcare il comportamento ad altissimo rischio del padre del bambino. L’ho scritto io, un commento in merito: ma si perderà nella marea di insulti a cani, padroni e simpatizzanti e che forse (ma forse) potrà servire a una o due persone. Se invece la cosa più importante e più evidente (NON si prendono in braccio i bambini vedendo arrivare un cane di corsa, perché questo stimola l’impulso predatorio!) fosse stata inserita in calce all’articolo, magari l’avrebbero letta in tanti e qualcun altro avrebbe evitato di farsi azzannare il figlio.
Ovviamente, però, a giornali e giornalisti non interessa mai dare uno straccio di consiglio utile: a loro interessa solo far scena, parlare di “minuti interi di terrore” (minuti, eh… però INTERI!), far rimarcare il lato splatter (“urlando gli ho strappato la gamba di mio figlio dalla bocca“… e posso anche capire che in preda al panico non si ragioni, ma adesso vorrei anche capire quante delle lesioni del bambino siano state provocate dal cane e quante, invece, dalla mamma che gli ha “strappato via” la gambina dalla bocca.
Insomma, questa signora ha messo insieme una compilation di cavolate terribili, la seconda delle quali è anche comprensibile, mentre la prima si sarebbe potuta evitare (e probabilmente avrebbe evitato tutto il resto della tragedia) se solo la mamma avesse avuto un minimo di competenze cinofile.
Quindi, per l’ennesima volta, mi domando: ma invece di mostrare in TV il macho (o il “micio”) di turno che domano, educano, addestrano, insomma che lavorano con i cani, non sarebbe il caso, almeno una volta ogni tanto, di dare qualche semplice lezione di cultura cinofila agli umani?
Compresa, per carità, anche qualche bella lezioncina di responsabilità per i proprietari: perché un cane di grossa taglia (per quanto sia sempre stato buono e tranquillo) NON si molla in mezzo alla strada senza guinzaglio (o se si molla, gli si mette la museruola: anche solo per evitare che i cinofobi, urlando e starnazzando, stimolino l’aggressività anche remotissima che qualsiasi cane deve per forza possedere… altrimenti non sarebbe un cane).

In questa storia, per l’ennesima volta, c’è un umano incapace di gestire il suo cane (santo “patentino”, dove sei? Ti vedremo mai?) e ci sono altri umani incapaci di reagire con un minimo di freddezza vedendo un rottweiler che arriva di corsa (“come un toro infuriato”? Non credo proprio: penso che corresse come un cane libero che si sta divertendo. E probabilmente, senza scene di panico, avrebbe continuato semplicemente a correre).
Il fatto che il proprietario sia arrivato “con calma, dopo alcuni minuti” a me fa pensare che il cane non fosse scappato (altrimenti lui sarebbe arrivato di corsa, preoccupatissimo) ma che fosse stato liberato perché, probabilmente, l’umano si fidava di lui. Evidentemente si è fidato un po’ troppo, ma non penso proprio che avrebbe mai liberato con tanta nonchalance un cane notoriamente aggressivo… quindi mi pare altamente probabile che il cane, fino a ieri, non avesse mai fatto nulla di male.
Ed è lecito supporre che avrebbe continuato così, se la famigliola fosse rimasta ferma e tranquilla.
Purtroppo le cose sono andate diversamente: ora passeranno guai il proprietario del cane (che se li merita) e soprattutto il cane (che rischierà conseguenze gravissime, pur avendo fatto semplicemente “il cane” e avendo quindi afferrato con i denti quello che gli dev’essere sembrato un nuovo e divertente giochino.
Che altro dire? Niente.
E’ sempre, sempre, sempre la stessa storia: gli umani non capiscono i cani, non sanno nulla di cani, non riescono a gestire i cani, non sanno cosa fare di fronte a un cane … e ad andarci di mezzo sono sempre e solo gli innocenti (bambini e cani stessi).
Parafrasando il celeberrimo film, “non ci resta che piangere”.
Però, in realtà, basterebbe un po’ di informazione SERIA in più.
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E ci risiamo… rottweiler morde bambino Empty Cinque semplici regole per evitare che un cane libero ci morda

Messaggio  karanuker Mer Mag 08, 2013 11:33 am

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Cinque semplici regole per evitare che un cane libero ci morda (o morda i nostri bambini)
Valeria Rossi | 8 maggio 2013 | 0 Commenti | Stampa articolo
di VALERIA ROSSI - Il recente episodio di cronaca, protagonista un rottweiler che ha morso un bambino preso in braccio dal padre, mi spinge a scrivere queste righe, che chiedo gentilmente a tutti di diffondere il più possibile: certo, non saremo la RAI né Mediaset e neppure il Corriere della Sera… ma se anche un solo episodio di morsicatura potesse essere evitato con la diffusione di queste regolette, sarebbe già un grande successo. Perché per comportarsi in modo corretto davanti a un cane non serve aver “studiato trenta libri di etologia”, come qualcuno ha scritto commentando l’articolo sul rottweiler mordace: basta proprio sapere poche, semplicissime cose che, da sole, basterebbero ad evitare una percentuale immensa di episodi di cronaca nera.
Quindi, iniziamo:

1) Anche se si ha paura dei cani (anzi, soprattutto se si ha paura dei cani) NON si deve scappare, non si deve correre, non si deve urlare. Per nessun motivo al mondo.
Spiegazione: il cane è un predatore (più precisamente, è un misto tra predatore e opportunista: ma discende in linea diretta da un predatore puro e ha ancora nel suo DNA tutti i meccanismi della predazione). E cos’è che stimola l’impulso predatorio presente in tutti i cani del mondo, dal bassotto al rottweiler? Il comportamento della preda.
Tutti sanno benissimo che i gatti che vengono uccisi dai cani sono quelli che scappano: quelli che hanno imparato a rimanere immobili la fanno quasi sempre franca. Bene, impariamo dai gatti e rimaniamo immobili: anche se il cuore ci arriva in gola.
Cosa ancor più importante: spieghiamo ai bambini che devono rimanere immobili (vedi anche il punto X).

2) Non si deve MAI guardare fisso negli occhi un cane sconosciuto.
Spiegazione: nel linguaggio canino, questo è un gesto di sfida. E qualche cane potrebbe raccoglierla, rispondendo di conseguenza.
Lo sguardo va distolto (anche se abbiamo paura) per indicare al cane che non intendiamo litigare con lui. Se proprio vogliamo tenerlo d’occhio, facciamolo socchiudendo gli occhi o ammiccando ripetutamente: questi, in linguaggio canino, sono segni di pacificazione e di invito alla calma.

3) Non aggrediamo il cane!
Ovvero: non urliamogli “SCIO’! VIA! VATTENE!” e non colpiamolo in nessun modo.
Spiegazione: moltissimi casi di morsicatura sono, in realtà, casi di “legittima difesa” da parte del cane che si è avvicinato magari per semplice curiosità e /o con intenzioni amichevoli, ma è stato accolto a urlacci, borsettate o addirittura bastonate da persone che, avendone paura, hanno pensato che “la miglior difesa fosse l’attacco”. Questo, purtroppo, non sempre funziona.
Può funzionare col meticcetto di sei-sette chili, ma non funzionerà mai con cani selezionati per avere forte combattività, tempra e reattività. E’ giusto e corretto che questi cani, se vengono aggrediti, reagiscano (e cerchiamo di non pensare che razze dal temperamento così forte “non dovrebbero esistere”… perché queste stesse doti caratteriali ci fanno poi molto comodo quando il cane deve difenderci da un malintenzionato, o fare la guardia a casa nostra, ma anche cercare fino allo sfinimento persone disperse in un bosco o sotto le macerie. I cani da lavoro devono avere un carattere forte, altrimenti la loro utilità andrebbe a farsi friggere… ma non si possono avere botti piene e mogli ubriache: quindi, semplicemente, evitiamo di aggredirli se non vogliamo che ci rispondano per le rime).

LA COSA GIUSTA DA FARE se un cane sconosciuto e libero viene verso di noi, dunque, è innanzitutto quella di rimanere immobili, distogliere lo sguardo (oppure socchiudere più volte gli occhi), far finta che il cane non esista proprio. Novantanove volte su cento, lui farà lo stesso con noi.
4) Non prendiamo MAI in braccio bambini o cagnolini
Spiegazione: anche questo stimola l’impulso predatorio: e in questo caso siamo “noi” a costringere l’esserino di cui siamo responsabili a comportarsi come una preda, tirandolo via da sotto il naso del cane e sollevandolo improvvisamente. Ma non c’è solo l’impulso predatorio: c’è anche il semplice desiderio di giocare, che a volte può causare disgrazie.
Come si fa, infatti, ad insegnare ad un cucciolo a giocare? Si prende uno straccetto, o un salamotto, glielo si fa muovere velocemente davanti e poi glielo si sottrae di colpo: questo invoglia il cane ad afferrarlo… ma non succede soltanto ai cani!
Cosa fate, voi, se qualcuno vi mostra una cosa qualsiasi che tiene in mano e poi la tira via di colpo? Le vostre mani non partono forse in automatico per cercare di afferrarla?
Ecco, al cane scatta lo stesso identico impulso… solo che lui le mani non le ha: ha soltanto la bocca, ed usa quella.

4 bis) Se un cane ha morso un bambino o un cane che tenete in braccio, NON cercate di strattonarlo via
Purtroppo è istintivo cercare di sottrarre la vittima tirandola via dalla bocca del cane… ma la maggior parte delle ferite gravi causate dal morso del cane non sono dovute al morso stesso, ma all’azione degli astanti che:
a) tirando, strappano loro stessi la carne della vittima;
b) stimolano la possessività del cane, che vedendo qualcuno che entra in competizione con lui per togliergli la sua “preda” tende a stringere più forte, oppure a migliorare la presa assestando morsi successivi.

LA COSA GIUSTA DA FARE, se temiamo per la sicurezza di un bambino o di un animaletto, è interporre la nostra persona (immobile e statuaria) tra lui e il cane sconosciuto.
E nel caso in cui avessimo già commesso l’errore di sollevare il bambino o il cagnolino, qualora fosse stato morso, dovremo riabbassarlo lentamente, senza competere in alcun modo col cane, ma tentando semmai di aprirgli la bocca utilizzando una leva (sono in vendita dei cunei di legno o plastica fatti apposta per far aprire la bocca ai cani senza dover rischiare le proprie mani). Chiunque abbia un cane dovrebbe tenerne sempre uno in tasca: sia per salvare il proprio cagnolino, sia per intervenire sul proprio eventuale cagnolone aggressivo senza far danni alla vittima (a parte il fatto che i cagnoloni aggressivi andrebbero sempre tenuti con guinzaglio e museruola: ma a volte succedono gli incidenti anche nelle aree cani, dove è lecito avere i cani liberi…e un cuneo può risultare prezioso).
5) Ricordiamo che la legge VIETA ai proprietari di lasciare i cani liberi in ambiente urbano.
E’ obbligatorio tenerli al guinzaglio e, se hanno un carattere non del tutto affidabile, devono essere anche provvisti di museruola.

LA COSA GIUSTA DA FARE è ricordarsi che la legge non va soltanto rispettata, ma va anche fatta rispettare. Se è vero che molti Comuni (specie i più piccoli) non dispongono di aree adeguate per liberare i cani, non è corretto ignorare la legge sentendosi comunque dalla parte della ragione: invece bisogna insistere, premere, fare petizioni, rompere le scatole affinché le aree destinate ai cani vengano costruite (nessun Comune andrà mai in rovina per questo).
E se vediamo persone che hanno l’abitudine di lasciare sciolti i propri cani – magari cani che hanno già dimostrato di non avere un buon carattere, ma anche semplicemente cani grandi e grossi che possono intimorire i passanti – DENUNCIAMO la cosa alle Forze dell’Ordine locali. E se queste non intervengono (come purtroppo accade) vanno denunciate anche loro ai propri superiori… perché i diritti non cadono dal cielo: bisogna anche lottare per conquistarseli. E il senso civico non può risvegliarsi solo “quando succede qualcosa”: bisognerebbe tenerlo acceso sempre, cercando – come in ogni altro campo della vita – di prevenire anziché curare e di muoversi prima che le disgrazie accadono.
Ci sono altre cose da sapere, ovviamente, e più se ne sanno, meglio è: ci sono anche regole su come avvicinare (o meno) un cane correttamente tenuto al guinzaglio… ma di queste, magari, parleremo un’altra volta.
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Messaggio  fox Mer Mag 08, 2013 6:05 pm

io sono sempre dell'idea (sia ben chiara la responsabilità del proprietario)che guarda caso succedono sempre a certe razze in particolare....
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