Pastore dell'Asia Centrale e del Caucaso
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descrizione del cane da guardia e da pastore custode

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Messaggio  alessandro zampetti Ven Feb 25, 2011 4:38 pm

interessante estratto dagli scritti di Columella del I secolo dopo Cristo:

COLUMELLA
"DEll'AGRICOLTURA" Libro settimo

I° sec. d. C.

XII. IL CANE.
Degli armenti, di tutti gli animali e dei custodi, per mezzo dei quali la solerzia umana cura nel chiuso o fuori i greggi di quadrupedi, mi sembra se non sbaglio di aver discorso abbastanza compiutamente. Ora come ho promesso nel libro precedente, parlerò dei guardiani silenziosi,
quantunque sia errato chiamare il cane guardiano silenzioso.
Qual'è l'uomo che denuncia tanto chiaramente come fa il cane con il latrato, o con altrettanto volume di voce, la presenza di un animale selvatico o di un ladro? Quale servo è più affezionato al padrone? Chi gli è compagno più fedele? Dove è un custode più incorruttibile? Quale sentinella più vigilante si può trovare? Quale vendicatore è punitore più costante? Perciò si può dire che questo è uno dei primi animali che l'agricoltore deve comprare e allevare, perché custodisce la villa e i frutti, gli schiavi e il bestiame.

[2] Nel comprare un cane si possono seguire tre criteri. Infatti c'è una varietà che si sceglie per difendersi dalle insidie degli uomini, e questa è adatta a custodire la villa e le adiacenze. Una seconda varietà e adatta ad opporsi non solo alle insidie degli uomini, ma anche a quelle degli animali feroci, e quindi custodisce la stalla e i greggi e gli armenti al pascolo. La terza varietà si tiene per la caccia, essa non solo non giova affatto all'agricoltore ma anzi lo distoglie e lo rende svogliato del suo lavoro.

[3] Dobbiamo dunque parlare del cane da cortile e di quello pastore, il cane da caccia non ha niente a che fare con l'agricoltura.
Per la villa bisogna scegliere un custode di corpo grande e grosso, di latrato risonante e acuto, primo perché atterrisca i malandrini facendosi sentire, e poi anche con lo spavento che incute la sua vista, e qualche volta senza neppure farsi vedere, mette in fuga chi tenta di rubare solo con il suo sordo mugolio.
Sia però di colore unito, il bianco è da preferirsi per il cane da pastore, in nero per quello da cortile, il mantello pezzato non è pregevole ne nel primo ne nel secondo tipo. Il pastore preferisce il bianco perché è molto diverso dal colore delle bestie selvatiche, e di questa diversità c'è grande bisogno quando si dà la caccia ai lupi, nella luce incerta del primo mattino o del crepuscolo, per non correre il pericolo di colpire il cane al posto della fiera.

[4] Ma il cane da cortile che si oppone ad incursioni di uomini, quando il ladro venga ne il giorno chiaro a certo un aspetto più terribile se è nero, di notte poi non si vede perché somiglia alle tenebre, e perciò, coperto da esse, il cane può avvicinarsi all'insidiatore con meno pericolo.
Si preferisce quadrato piuttosto che lungo e tozzo, con il capo tanto grande che sembri la maggior parte del corpo, con le orecchie abbassate e pendenti, con occhi neri o glauchi, lucenti di una luce fiera, con il petto ambio e peloso, spalle larghe, zampe tozze e irte, coda corta, spesse callosità, larghissime dita e unghioni alle zampe, che i greci chiamano artigli. Questa sarà la conformazione più pregevole in un cane da cortile.

[5] La sua indole non deve essere ne mitissima ne per contrario truce e crudele, il primo infatti blandirebbe anche un ladro mentre il secondo assale anche la gente di casa. E' sufficiente che sia duro, e non abbia nessuna carezzosità, in modo che qualche volta guardi male i suoi compagni di servitù, e sempre si infuri contro ogni estraneo. Sopratutto questi cani devono dimostranti vigilanti nel fare la guardia e non sbagliarsi facilmente, ma essere assidui e circospetti più tosto che temerari. Nel primo caso segnalano solo quello di cui hanno certezza, mentre nel secondo si eccitano per ogni vano rumore o falso sospetto.

[6] Ho creduto opportuno enumerare queste qualità, perchè non solo la natura, ma anche l'educazione forma l'indole, perciò quando avremmo la possibilità di comprare un cane, scegliamolo in base alle cose dette, e quando alleveremo i cagnolini nati in casa, formiamoli secondo questi criteri.

[7] Non ha molta importanza che i cani da cortile siano pesanti di corpo e poco veloci, essi devono lavorare da vicino e camminando, piuttosto che da lontano e slanciandosi a corsa. Stanno sempre intorno ai chiusi e nell'interno degli edifici, anzi non devono allontanarsene neppure poco e fanno a perfezione l'ufficio loro si avvertono acutamente l'odore di chi si avvicina e lo spaventano con il latrato e non gli permettono di avvicinarsi, o con somma costanza e con violenza assalgono chi tenta di farsi avanti. La prima cosa infatti è che il cane non si lasci attaccare, la seconda che, quando è provocato, si difenda con forza e con tenacia. E questo basta intorno ai guardiani della casa, veniamo ora al cane da pastore.
[8] Un cane pecoraio non deve essere ne tanto magro e veloce come quelli che inseguono i daini e i cervi e gli altri animali più veloci, ne tanto grosso e pesante come il guardiano della casa o del granaio,[9] ma robusto e al quanto violento e battagliero, dato che si tiene appunto perché lotti e combatta, deve anche saper correre, quando c'è da respingere le insidie del lupo e inseguire il rapitore nella sua fuga, fargli lasciar la preda e portarla via. Perciò in previsione di questi casi il meglio e che sia di corpo lungo e snello, piuttosto che corto o quadrato, purché ripeto si presenta ogni tanto la necessità di inseguire velocemente un animale selvatico. Quanto alle altre parti del corpo, si ritiene che siano buone quando assomigliano a quelle del cane da cortile.

[10] All'una e all'altra specie si devono dare all'incirca cibi dello stesso genere. Se i campi sono tanto vasti che possono nutrire greggi e armenti, farina d'orzo e siero sono il miglior sostentamento di tutti senza distinzione. Se invece il fondo è piantato a d'alberi e frutti e privo di pascolo, si possono nutrire con pane di farro bagnato nell'acqua in cui sono state cotte le fave, ma tiepida, calda fa venire la rabbia.
[11] Ne ai maschi ne alle femmine si deve permetter l'accoppiamento avanti l'anno, se si concede loro quando sono ancona teneri, consuma il corpo e le forze e degenera la loro indole. Bisogna portare via i nati alle cagnoline che partoriscono per la prima volta, perché queste principianti non possono nutrire bene i piccoli e l'allattamento nuoce al completo sviluppo del corpo. I maschi possono generare con forze giovanili fino ai dieci anni, [12]ma dopo questo tempo non si dimostrano più adatti a fecondare le femmine, perché la prole dei cani vecchi è sempre ignava. Le femmine sono adatte al concepimento fino ai nove anni e dopo il decimo non valgono più niente. Durante i primi sei mesi, finché abbiano preso forza, non bisogna mandar fuori i cagnolini se non vicino alla madre per giocare e scherzare. Dopo si devono legare alla catena durante il giorno e lasciar liberi la notte. Non lasciamo mai allattare da un'altra madre quelli di cui vogliamo conservare intatta la razza, perché sempre il latte e lo spirito materno nutre e sviluppa il corpo, ma anche il carattere.

[13] Se anche alla madre però manca il latte, più di ogni altro converrà dare ai piccoli latte di capra fino a quattro mesi. Bisogna chiamarli con nomi non troppo lunghi in modo che rispondano più in fretta alla chiamata, ma nello stesso tempo i nomi non devono essere più brevi di due sillabi. Vanno bene il nome greco Skylax, il latino Ferox, il greco Lakon, il latino Celer, eper una femmina i nomi greci Spondè, Alkè, Rome, o i latini Lupa, Cerva, Tgris.

[14] Dopo quaranta giorni dalla loro nascita converrà tagliare la coda dei cagnolini nel modo seguente: c'è un nervo che si snoda lungo gli articoli sella spina fino all'estremità, lo si afferra con i denti lo si tira fuori un poco e lo si spezza, con questa operazione la coda non acquista più una lunghezza sgraziata, e nello stesso tempo, come affermano molti pastori, si tiene lontano la rabbia, malattia pestifera e mortale per queste bestie.

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Messaggio  fox Ven Feb 25, 2011 10:12 pm

Grande Ale,dove lo hai trovato'sembra di sentir parlare San Francesco. Smile
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Messaggio  alessandro zampetti Sab Feb 26, 2011 1:45 pm

su un sito del pastore abruzzese
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Messaggio  avalon Lun Feb 28, 2011 12:44 am

alessandro zampetti ha scritto:su un sito del pastore abruzzese
Brano molto interessante alien alien alien
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descrizione del cane da guardia e da pastore custode Empty Fanny furia cieca

Messaggio  fox Sab Mar 19, 2011 2:41 pm

ciao a tutti,ieri quando sono tornato ho portato fuori come al solito per primo Eldash,fuori vi era gia anche la gatta (Linda)che scende in strada con noi,ma nonostante voglia giocare con loro di Eldash non si fida molto,non perchè gli vogla far del male ma perchè quando gioca ha la grazia di un elefante,e più di una volta involontariamente gli ha fatto male "dandogli zampa" Smile ho fatto il solito giro con Eldash e poi lo riportato a casa,e sotto l'altra Fanny,linda con lei ci gioca più volentieri e scende anche giù nel prato (dove di solito faccio i filmati)lei si diverte a fargli gli agguati nascondendosi,Fanny a volte ci gioca a volte non la considera proprio.
Non mi preoccupo tanto degli altri cani perchè so che sia Eldash e soprattutto Fanny la difendono,e poi la gatta sa cavarsela da sola,si nasconde sotto le macchine posteggiate.
ieri e successo che Fanny è salita su subito per andare a fare il giro,e la gatta si è attardata di sotto,combinazione è arrivato il Rott incrociato con il maremmano,la mia prima preoccupazione era che la gatta salissa e si mettesse al sicuro sotto una macchina,dato che Fanny questo cane lo conosce da quando era cucciolo,e ci ha sempre giocato,gli è andata incontro festosa,il cane era come al solito libero,e si è lanciato contro fanny festoso ma in modo violento,anche perchè è un pò di tempo che non si vedevano è il signorino,ultimamente ha alzato un po troppo la cresta,ma Fanny e paziente,e se non gli rompi troppo le palle lascia fare.
è successo che in quel momento la gatta è salita il Rott l'ha vista e fanny ancor prima che lui agisse aveva capito già tutto,non so come spiegare il portamento e il comportamento di Fanny,ma chi ha un caucaso penso mi capisca,
aveva come anticipato il pensiero del rott,tipo se lo fai ti scasso,il rott è scattato verso la gatta e Fanny,gli ha sparato una botta sul fianco a bocca spalancata afferrandolo per il collo,la sua coda era nella tipica posizione ricurva fino alla schiena e ondeggiava rapidamente,il rott si è girato ringhiando furioso tentando di morderla,ma quella si è incazzata ancora di più e nonostante il cane sia leggermente più piccolo di Fanny lei lo sbatteva come uno straccio,tanto che è finito in terra zampe all'aria gridando mentre Fanny sempre più furiosa continuava a sbatterlo e a trascinarlo,ringhiando profondamente.
io sono intervenuto per levarglielo di sotto e questa presa dalle furia mi scalcia a quel punto ho sentito male alla gambe sx in basso,ho un buco ora sinceramente non sò se sia stata Fanny o il rott,visto che in quel momento eravamo in un casino di zampe gambe e braccia,so solo che Fanny non voleva mollarlo,e alla fine lo ha lasciato,e il rott e scappato dalla sua padrone li presente,che nel mentre succedeva tutto il casino che vi ho raccontato,gridava come un Aquila,con grida e versi che sembrava più presa da un orgasmo infinito Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing.
Ora spero che la signora,abbia imparato la lezione,e che il cane se lo deve tenere al guinzaglio,visto che ha giù attaccato due volte il vecchio Corso della mia amica.quindi lo cazziata,e lei tranquilla mi dice e sà ma è troppo grosso e io non riesco a tenerlo,gli ho risposto signora se non riesce a contenerlo se lo prenda un pò "piccolo"il prossimo Laughing Laughing Laughing Laughing e deve ringraziare che non era Eldash,altrimenti se lo portava a casa in un sacchetto. Very Happy
Dimenticavo Linda era sotto una macchina accovacciata che si stava guardando tutta la scena con aria soddisfatta,e gli occhi un pò socchiusi di chi diabolicamente se la rideva sotto i baffi. Very Happy
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Messaggio  avalon Sab Mar 19, 2011 3:30 pm

Ho letto con affetto ed entusiasmo tutta la descrizione come se fosse stato un bel libro e poi ho riletto il tutto a mia moglie Lea che, quando sono arrivato alla frase della signora che lo lascia libero, ha commentato in maniera che forse non è il caso di scrivere ... riferito alla tua simpatica vicina.

Non mi sono mai trovato in questa situazione, pur avendo due cani ed un gatto, perchè il gatto non scende d' abitudine, ma i due cani, quando giocano in Branco con altri cani, lo fanno ognuno per conto proprio, tranne quando uno dei due non viene buttato per terra o si lamenta, ed allora interviene il compagno o la compagna.

Non è mai successo niente, per vari motivi, ma il divertente, se vogliamo definirlo cosi', è che nessuno dei due cani ha bisogno di essere difeso e lo sa fare in proprio What a Face What a Face What a Face senza l' intervento del secondo alien alien alien
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