Pastore dell'Asia Centrale e del Caucaso
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Il concetto di tipicità è veramente applicabile ad un cane da lavoro?

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Messaggio  tagiko Ven Nov 06, 2009 1:59 pm

Perdonate, non vorrei apparire pesante... si sicuramente lo sono, ma sto cercando di capire e condividere con voi i miei dubbi e pensieri...

Apro questa "pseudo scientifica" nuova questione... perchè a mio avviso molte persone che, dopo aver visto su internet i diversissimi tipi di Cane da Pastore dell’Asia con il loro relativo parametro di tipicità si preoccupano del fatto che un dato tipo sia fuori standard. Qual è l'errore logico che commettono?
Per me, di solito uno dei due:

1 credere che lo standart di normalità sia assoluto: al di fuori di esso c'è ibridazione;
2 non conoscere la distribuzione del parametro.

Il primo punto è quello che genera in me maggiori preoccupazioni; in realtà i parametri fenotipici si distribuiscono secondo curve a campana centrate attorno a una media; i range di riferimento cercano di indicare con buona probabilità quando si è di fronte a un soggetto normalmente tipico.
Un po' come se io dicessi che i Pastori Asiatici maschi sono alti da 65 a 85 cm: un soggetto alto 63 cm è comunque normale, mentre un soggetto adulto alto 40 cm è sicuramente fuori standard.

Per capire fino in fondo la questione in esame occorrerebbe quindi avere non solo il range di riferimento, ma anche la distribuzione completa dei valori tipici nella popolazione. (In una zona di riferimento dalle proporzioni enormi come l’Asia Centrale ciò è quasi impossibile, anche se un sistema approssimativo esiste).

Per capire la "gaussiana" dei valori normali è quindi importantissimo riuscire a considerare senza “preconcetti” tipici della selezione antropica, quale è la deviazione standard... (da non confondere con la deviazione dello standard della razza).

In un cane da lavoro con una radiazione così ampia e una distribuzione quasi casuale non possiamo non considerare tutti i diversi “tipi” che solo se messi tutti insieme danno il risultato del suddetto modello matematico, del loro valore normale, che è il più rappresentativo alla funzione richiesta ma non per forza l’unico. Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes Neutral
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Messaggio  guowang Sab Nov 07, 2009 9:56 am

Discussione molto interessante. A mio avviso c'e' una questione di fondo da considerare. La stesura dello standard di razza si presume che venga effettuata dopo aver osservato una popolazione sufficientemente ampia di soggetti (statisticamente consistente) e aver "calcolato" quindi LE curve di distribuzione dei vari parametri (morfologici e caratteriali). Su grandi numeri le curve dovrebbero essere delle campane (gaussiane) come suggerisce Tagiko, con dei valori centrali (medie) e piu' o meno larghe (deviazione standard o varianza). Se pero' lo standard viene steso sulla base di soggetti (anche pochi) gia' manipolati (dai Russi per esempio?) e' chiaro che non puo' essere rappresentativo della razza in questione.

Quindi c'e' un errore a monte probabilmente.

Tuttavia pero', ed e' qui' la questione che secondo me quasi vanifica le osservazioni precedenti, bisogna considerare cosa succede alle curve di distribuzione dopo che lo standard viene fissato e quindi gli allevatori ci si attengono. Le campane dimagriscono (le varianze diventano piu' piccole) poiche' per vincere le esposizioni tutti tenderanno a portare avanti soggetti da media e scartare soggetti anche di poco deviati (nel senso che non sono perfettamente da media ma sono in standard). Il problema e' che non c'e' solo un parametro da considerare, non si tratta di una linea di produzione di borsette, e quindi inevitabilmente si porterennao avanti soggetti perfetti per un parametro e magari carenti per un altro, magari proprio fuori standard per alcuni altri (molto spesso il carattere che non viene testato o testato in modo scorretto).

Le cose sarebbero piu' semplici se le esposizioni fossero organizzate diversamente e tendessero a valutare l'ARMONIA tra SALUTE, CARATTERE e MORFOLOGIA (in ordine d'importanza secondo me) come lati di un triangolo che deve tendere all'equilatero.

Saluti, Emanuele

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Messaggio  tagiko Sab Nov 07, 2009 11:16 am

..."campane maledettamente strette" e "ipertipismo" sono a mio avviso "quasi da vietare"....

Grazie Emanuele!
Ciao.
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Messaggio  fox Sab Nov 07, 2009 2:18 pm

fortunati i cacciatori che hanno una competizione differente dai cani da caccia da expò li non conta essere belli Very Happy
Francesco guarda che l'argomento per quanto mi riguarda non è affatto noioso anzi.

P.S Benvenuto Emanuele anche se è già da un pò che ti sei iscritto

Andate e rivedervi il topic i più famosi caucaso aborigeni(standard),ho postato delle foto dove si vedono due caucaso scuri uno in gabbia tra l'altro mi sembra che abbia le zampe post divaricate esternamente ed è senza coda l'altro ha una coda senza pelo poi il terzo quello sdraiato e Bettov il cane di mio fratello venduto a Lecce come pastore del caucaso ma è senza pedigree,l'ho portato a Bologna per farlo vedere(ed eventualmente avere un certificato di tipicità non sò come si chiama) ed avere un parere da persone più competenti mi è stato detto da due allevatori e un giudice che era troppo nero e il giudice mi ha detto che lui non gli avrebbe mai rilasciato a Bettov un certificato in quanto era fuori standard soprattutto nel colore.
Ora lo vedo da me che se fosse un caucaso non è un bel cane brutto pelo ovattato,petto stretto ,ossatura poco potente e testa diciamo un pò troppo piccola rispetto a quelli da expò,ma il colre nero ma per favore Mad
Avrei voluto portargli uno dei primi due postati che probabilmente un pedigree c'è l'hanno in quanto nelle nazioni caucasiche li allevano,ma col pedigree nascosto in tasca,il risultato non sarebbe stato diverso.
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Messaggio  guowang Sab Nov 07, 2009 3:34 pm

Grazie Fox e Tagiko. Io credo di essere uno dei primi che si e' iscritto dato che ho avuto la fortuna di sapere del forum prima ancora che nascesse da una telefonata con la cara Luiza.

Leggendo i post precedenti si potrebbe concludere che l'allevamento faccia male alle razze e che quando una razza passa dalla selezione naturale alla selezione umana sia l'inizio della sua fine (scusate il semplicismo e il gioco di parole). Onestamente non mi sento di supportare questa tesi cosi' radicale e anzi, sono convinto che la selezione fatta con scienza e coscenza (citando il buon Dott. Bruno che applica questa proposizone da anni nel suo allevamento del cane Corso) sia l'unico modo per preservare alcune razze che diversamente si esinguerebbero per inutilita'. In particolare il cane da pastore custode, se non trova un altro collocamento all'interno della societa' moderna rischia l'estinzione.

La sua collocozione (ma direi di ogni cane del XXI secolo) e' in famiglia. Non vi scandalizzerete spero se dico che la funzione primaria del cane (indipendentemente dalla razza) e' la compagnia. La protezione della famiglia se il cane e' bene integrato e' abbastanza spontanea (dal bassotto all' alano, tutti bene o male difendono la famiglia come possono) mentre ovviamente l'istinto di guardia e' piu' o meno marcato a seconda della razza e del soggetto.

Ad esempio quello che salta all'occhio quando si visita l'allevamento di Luiza non e' (e spero non se la prenda) la straordinarieta' dei soggetti, certo belli ma anche altri allevamenti hanno bei soggetti. Quello che colpisce e' l'integrazione di questi cani con il proprio nucleo familiare. Luiza, Angelo, i bambini e i cani, tutta una famiglia. Credo che questo sia il punto principale.

Allevare e' una questione difficile, e' facile perdere la bussola abbagliati dal probabile successo, ma quando si alleva bene, ripeto, e' l'unica strada per preservare una razza. I pastori veri usano incroci parliamoci chiaro, in Italia sono quasi tutti pastori tedeschi incrociati con maremmani.

Salute prima di tutto. Un cane sano e' una cane che puo' vivere in famiglia, altrimenti e' una rogna continua. Sano di fisico e di mente, equilibrato e rustico.

Il carattere a questo punto e' individuale (come e' sacrosanto debba essere dato che parliamo di esseri viventi) ma la base e' l'equilibrio. E finiamola con quest'ansia da prestanzione. Alcuni soggetti saranno piu' reattivi altri meno, non importa, ma estirpiamo la codardia (ancora presente in certi ceppi) e l'aggressivita' eccessiva, incompatibile con la vita odierna.

La bellezza deve esserci, ma deve essere una bellezza funzionale e mai esasperata.

Infine bisogna ricordare che l'allevatore fa un 40-60% del lavoro, il resto deve farlo il proprietario (socializzazione, modo di vita ecc.).

Scusate la lunghezza e anche i toni che ogni tanto possono apparire eccessivi, ma mi sta molto a cuore l'argomento.

Emanuele

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Messaggio  tagiko Sab Nov 07, 2009 4:05 pm

Grazie Massimo e grazie Emanuele,

io penso che siamo molto fortunati ad avere una persona come Luiza in Italia, che a mio avviso sta dando il giusto esempio da seguire a tutti, non solo a noi italiani.
Anch'io quando andai a trovarla ebbi una bellissima impressione, di lei e di come gestisce i suoi cani e il suo allevamento di Asia, bambini cani e nucleo familiare fusi in uno stile di vita unico!

Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy
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Messaggio  fox Sab Nov 07, 2009 7:07 pm

Io non sono ancora andato a trovarla,però quando la chiamo poco ci manca che mi risponde uno dei suoi cani Laughing Laughing Laughing
scherzo però li si sente.
Ciao
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Messaggio  tagiko Lun Nov 09, 2009 6:39 pm

Ciao ragazzi! Un'altra "zuppona" dal vostro scassaball!!!

Credo che il punto di vista di Emanuele sia giustamente molto equilibrato e penso anch'io che la famiglia sia per un cane di primaria importanza e questo vale soprattutto per i cani dell'era moderna...

Il problema secondo me sta appunto nella difficile "questione dell'allevare" ...

La difficoltà sorge quando si ha la necessità di dover vendere i cuccioli:
Il pubblico vuole/chiede il più tipico dei tipici, vuole "quel cane" che lui stesso ha riconosciuto facilmente su internet o in una qualche expo...

La conclusione è che non sempre l'allevamento rovina le razze, ma spesso l'immaginario collettivo degli appassionati, e il "tipo" "ipertipo", cioè quello riconoscibile facilmente, sono la vera rovina.

...se solo si riuscisse ad educare il pubblico ad una nuova visione delle cose, dove si sà che scientificamente, il concetto di razza (inteso come confine tra 2 razze simili) tende sempre a "sfumare"!!!
...e ad unificare piuttosto che a dividere per fini commerciali, forse si riuscirebbe a salvare parecchio di tutte quelle caratteristiche di cui un Pastore Custode ha bisogno per non estinguersi!

Cito qui uno scritto di Nino Azzolin sulla differenza tra KANGAL, KARABASH e PASTORE dell' ANATOLIA, leggete attentamente la fine del discorso!

LA RAZZA (....)

Il pastore dell'Anatolia è una razza molto antica di pastori-custodi sviluppatasi in asia minore probabilmente già 10000 anni fa, quando in quella regione, oggi nota come penisola Anatolica (Turchia asiatica), l'uomo iniziò a dedicarsi alla pastorizia e all'allevamento del bestiame. Presenta molte analogie con le varie razze di pastori custodi dell'est ed in particolare coi pastori del caucaso e dell'asia centrale, originari di aree confinanti. Il pastore dell'Anatolia è stato riconosciuto dalla FCI come unica razza turca nel 1989 e il suo standard ammette tutti i colori del mantello e pelo da corto a semilungo. Su questa voce dello standard e sull'esistenza o meno di una o più razze di pastori turchi esiste una lunga polemica. Da una partela FCI, che rappresenta le massime organizzazioni cinofile mondiali, raggruppa sotto il nome di pastore dell'Anatolia una razza turca di cani da protezione delle greggi presente in tutta l'anatolia in varie espressioni le cui uniche differenze di rilievo interessano colore e lunghezza del mantello, analogamente a quanto accade nei pastori del caucaso e dell'asia centrale.

Dall'altra parte, allevatori soprattutto inglesi e americani riuniti in alcune associazioni (non riconosciute dalla FCI), secondo cui le razze di pastori turchi sarebbero tre e precisamente: il KANGAL (chiamato in inghilterra karabash) dell'omonima regione sivas-kangal nell'anatolia centrale, dal mantello corto di colore fulvo chiaro o grigio fulvo con maschera nera; l'AKBASH delle regioni occidentali della penisola anatolica, dal mantello bianco corto o semilungo; il KARS dall'omonima città delle estreme regioni orientali dal mantello lungo e di tutti i colori (in realtà cani di questi tre tipi esistono in tutta l'anatolia). Questa teoria, e persino i nomi AKBASH e KARS (il nome KANGAL era l'unico usato da parte del popolo turco), è stata presentata da allevatori inglesi ed americani al simposio sulle razze turche tenutosi all'università Selcuk di Konja nel 1996, in particolare da una coppia di allevatori commerciali americani incaricati dalla stessa università di una ricerca sul campo.

Al simposio non fu invitato nessun rappresentante dei clubs inglesi ed americani del pastore dell'anatolia o della FCI, ma soltanto rappresentanti dei vari Kangal, Akbash o Karabash clubs. Tra le varie evidenze portate a sostegno della loro teoria, molte sono in seguito risultate inaccurate e addirittura false, come l'esistenza di un antico libro di un viaggiatore tedesco in cui si troverebbero le prove dell'allevamento in purezza da parte dei pastori di cani esclusivamente fulvi chiaricon maschera nera sin dai tempi più remoti. Ebbene questo libro non esiste; accurate ricerche sono state condotte da Peter Wells dell'Anatolian Shepherd Dog Club inglese nelle biblioteche nazionali di mezzo mondo senza esito. L'Anatolian Karabash Dog Club inglese che portò queste prove, non ha saputo dire dove si trova la presunta unica copia esistente di tale libro. In seguito al simposio il governo turco (in turchia non esistono enti cinofili) ha accolto tale teoria, secondo me soprattutto per un desiderio di uniformarsi ai paesi occidentali, abbracciando un concetto più moderno di razza totalmente estraneo alla cultura dei pastori, veri creatori della razza che incrociarono tra loro i tre tipi. Ma omogeneità di colore e mantello non significa maggior purezza e funzionalità e una leggera variabilità fenotipica è normale in una razza indigena (Landrace Breed) sviluppatasi con un minimo intervento umano. E' questo che affascina di questa razza, arrivata intatta fino ai nostri giorni: la sua rusticità, l'equilibrio, l'attitudine alla guardia (vera). Perchè ripetere gli errori fatti con molte altre razze riducendo il patrimonio genetico e buttando via insieme ai colori indesiderati anche i geni della salute, del carattere ecc.? In Inghilterra, dove uno dei due clubs, l'Anatolian Karabash Dog Club, da più di trent'anni seleziona cani in stretta consanguineità e principalmente per il colore, si vedono già cani piccoli di taglia, portatori di malattie genetiche e soprattutto privi del carattere tipico della razza; nonostante questa selezione dai loro "puri" karabash continuano a nascere cuccioli di altri colori anche a pelo lungo che vengono sistematicamente eliminati. In turchia la razza con il nome di Coban Kopegi (cane da pastore) è allevata da sempre quasi esclusivamente dai pastori, e cani di vari colori si vedono da ovest ad est, con prevalenza di questo o quel colore a seconda del villaggio o della regione, con una prevalenza generale di fulvi chiari con maschera nera in quanto colore dominante nella razza. Questo tipo di cane è a volte chiamato Karabas (testa nera) dai turchi, ma solo per indicare una varietà di colore, non una razza a se. Questo è l'equivoco.

Un discorso a parte va fatto per i cosiddetti allevamenti statali della provincia di Sivas-Kangal dove con il nome di Kangal Coban Kopegi si seleziona la varietà fulva con maschera nera a pelo corto e si incentiva il suo allevamento. Tale nome è usato da circa vent'anni, infatti nel 1973 questa varietà appariva ancora su un francobollo delle poste turche con il nome di Coban Kopegi (dopo il simposio del 1996 fu stampato un nuovo francobollo con il nome di Kangal Kopegi). Non tutti i turchi comunque identificano con il nome Kangal solo un soggetto fulvo con maschera nera. Un Coban Kopegi deve essere grande, forte, coraggioso e in grado di difendere un gregge o un villaggio dal lupo e da altri predatori naturali, e questo indipendentemente dal nome o dal colore del mantello. E chiunque abbia un minimo di buon senso non può pensare che un pastore nelle steppe più remote dell'altopiano anatolico scelga i suoi cani in base al colore e ad altri tratti estetici e non in base alla struttura e all'attitudine al lavoro. Non dimentichiamoci che in un paese musulmano dove il cane è considerato un animale impuro solo i pastori sono stati gli unici allevatori di questa razza fino a un paio di decenni fa. Quindi sono loro i veri esperti e allevano cani di vari colori, ma non bastardi come qualcuno sostiene, perchè nei villaggi più remoti dell'altopiano anatolico, dove si trovano i migliori rappresentanti della razza, non esistono praticamente altre razze di cani se si esclude il TAZI (Levriero Turco), e a nessun pastore verrebbe in mente di fare degli incroci, dato che i cani che possono permettere di mantenere, devono avere le caratteristiche fisiche e mentali per svolgere il lavoro di guardiani, se non le hanno vengono eliminati. L'isolamento geografico ha favorito una sorprendente omogeneità in termini di tipo e attitudini (l'unica differenza sta nel colore e lunghezza del mantello) dei veri cani da lavoro da ovest ad est della penisola anatolica e, anche nell'area di Sivas-Kangal, non tutti i cani sono fulvi con maschera nera e a pelo corto.

Il Kangal è solo una delle espressioni della razza, forse la più appariscente, sicuramente la più comune, per questo è stata scelta a rappresentare la razza nazionale, motivo di orgoglio per i turchi e fonte di speculazioni per alcuni, nonostante una legge vieti l'esportazione di questi cani. Questo non significa che ogni grosso cane di qualsiasi colore che si incontra in turchia sia un pastore dell'anatolia. Un'altra contraddizione di questa stupida polemica è che gli allevatori di Kangal-Karabash espongono nelle manifestazioni FCI i loro cani come pastori dell'anatolia, e la maggior parte di pastori dell'anatolia e di Kangal-Karabash in occidente hanno gli antenati in comune (e di vari colori). Dove sarebbero allora le differenze tra le due razze? Non esistono, semplicemente perchè sono la stessa razza. Guardate gli standard delle due razze e vedrete che il Kangal (che gli appassionati definiscono di tipo più molossoide) ha lo stesso peso e altezza del pastore dell'anatolia. Nessun sostenitore della razza Kangal-Karabash sarebbe in grado di distinguere un tipico Kangal-Karabash da un tipico pastore dell'anatolia fulvo con maschera nera, o un Akbash da un pastore dell'anatolia bianco. Ognuno tragga le proprie conclusioni. E' stato anche detto da allevatori di Kangal-Karabash che il pastore dell'anatolia sarebbe stato "inventato" in America partendo da cani di strada o cani da pastore turchi di varie origini. E' probabile che pastori dell'anatolia non tipici siano stati importati nel tempo, ma questo è successo anche con i Kangal-Karabash, e non si possono prendere ad esempio soggetti fuori standard nel tentativo di screditare una razza, e spesso le foto portate a testimonianza non sono affidabili. Sappiamo tutti come lo stesso cane può cambiare da una foto all'altra, la cosa migliore per ogni appassionato sarebbe di andare in Turchia, ma lontano dalle città, a vedere i veri cani dei pastori. Quanto durerà ancora questa inutile controversia? Perchè non considerare l'esempio russo che col nome di pastore dell'asia centrale raggruppa addirittura cani provenienti da stati diversi, di vari colori e lunghezza di mantello, senza nessuna polemica? Alla pagina "STANDARD" troverete lo standard FCI del pastore dell'anatolia, e un estratto dello standard UKC del Kangal-Karabash per le voci taglia e peso. Noi appassionati del pastore dell'anatolia pensiamo che la decisione presa dalla FCI nel 1989 di riconoscere un'unica razza di pastori turchi sia stata la scelta più saggia e giusta.

Nino Azzolin


Ciao e spero anche sta volta di non aver esagerato... Surprised Surprised Surprised Very Happy
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Messaggio  fox Lun Nov 09, 2009 7:46 pm

Ciao Francesco.non sò come sia attualmente la legge in Turkia riguardo l'esportazione del Karabash e Akbash (io continuerò a diferenziarli così come il Kars è un altro cane (pastore del caucaso turko)sicuramente nei secoli sono stati incrociati)però tempo fà parlai con un camionista turko in quel poco di inglese che sò Very Happy ma lui non sapeva neanche quel poco Laughing Laughing Laughing quel poco di turko che sò,e li si scateno pensando che io lo parlassi correttemente ma non ci capivo un cazzo Laughing Laughing Laughing comunque a parte la scena comica mi fece capire(senza fare disegni lupestri come i neanterthal)che era possibile esportare il Kangal,ragionandoci sopra se guardi i video di youtube noterai che molti provengono dalla Germania e che in Germania vi è un club molto forte,perchè? perche in Germania vivono pià di 10 milioni di turki che si sono portati i cani dalla Turkia.
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Messaggio  tagiko Mar Nov 10, 2009 9:52 am

Ciao Massimo!

...è probabile che sabato andrò a vedere una cucciolata di Kangal.. qui vicino... Vuoi venire? Tu in che zona sei?... Io sono vicino a Pavia...

Famme sapè! Laughing
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Messaggio  fox Mar Nov 10, 2009 12:05 pm

Ciao Francesco,io sabato mattina lavoro,non sò a che ora mi sbrigo.Io abito a Genova Voltri.Non sapevo che vicino a Pavia vi fosse un allevamento sò di uno vicino Bergamo
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Messaggio  tagiko Mar Nov 10, 2009 12:23 pm

Si scusa hai ragione, è quello vicino a Bergamo, che conosco bene, ma ha appena avuto una cucciolata di 10, 6 maschi e 4 femmine, e tra l'altro è quello che ha scritto quel post che ho inserito prima... si chiama Azzolin, ed è una brava persona, mi ha invitato a vedere i suoi cuccioli!

Non sò di preciso neanche io se vado e se ci riesco... ma nel caso... comunque i cuccioli dovrebbero esser già tutti prenotati, onde evitare di fare la "madre di tutte le cazzate"! (mi conosco!) Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy
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Messaggio  tagiko Mar Nov 10, 2009 12:28 pm

...Ops! siamo fuori topic.... Shocked

SECONDO ME I KANGAL SONO MOLTO PIU' BELLI DEGLI ASIA CHE CI SONO INGIRO IN EUROPA ADESSO!!! (COMPRESI I MIEI OVVIAMENTE) Razz
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Messaggio  fox Mar Nov 10, 2009 3:39 pm

Ciao Francesco,tempo fà ordinai per conto di una persona Wink un Kangal da lavoro da comperare a qualche pastore turko,lo ordinai al mio amico che in Turkia va spesso,ma in quel periodo rimandava sempre il viaggio a causa del lavoro,poi sopraggiunsero altre cose un pò il mio amico che ritardò la partenza e un pò perchè quella persona per suoi motivi vi rinunciò Sad altrimenti a quest'ora qui ci sarebbe un bel turko DOC,se ti interessa posso contattarlo e vedere se è possibile farsene mandare uno oppure se vuoi farti una vacanza in Turkia vai tu a prendertelo direttamente.già te lo scrissi sarai tutelato e nessuno ti romperà le palle (sempre che la Santanchè si mette un bavaglio alla bocca Evil or Very Mad )ovviamente il pedigree non esiste,ma li i cani da lavoro li tiri sù con la rete a strascico,calcola che ti costerà più o meno come il trasporto aereo in quanto lì se dai 200 o 300 euro a un pastore lo riempi di soldi diverso è il discorso se vai a comperarlo in un allevamento,li sono più furbi e comunque non avrai mai un vero kangal intendo da lavoro.
Ciao Massimo
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Messaggio  tagiko Mar Nov 10, 2009 5:24 pm

Mi piacerebbe tantissimo, sicuramente prima o poi ci vado e qualsiasi contatto è bene accetto!!!
Si non è certo un cane per "leghisti"...!!!

Io conoscevo un tipo in Germania, un turco che faceva il rappresentante per il Pedigree Pal, e avevo chiesto a lui, ma poi ho perso il contatto!!!

Intanto mi sono appena sbobbato tutto uno studio fatto da 2 università turche e 2 università americane che hanno cercato nel genotipo la differenza tra Kangal/Karabash e Akabash:
insomma per farla in breve questi hanno esaminato i DNA presi su una popolazione di tanti soggetti tra cui Kangal di allevamento, Kangal da lavoro, Akabash, Levriero Turco e Cane Selvatico Turco!

Il risultato secondo loro (...e da quello che ci ho capito io) è che il Kangal si dividerebbe in due gruppi: uno con un livello di variabilità genica molto alta quasi simile a quella del Cane Selvatico Turco e uno con un po' meno variabilità che si è riscontrata nei soggetti d'allevamento.

Per quanto riguarda il grado di "vicinanza" tra i 4 diversi tipi presi in considerazione, il Kangal risulterebbe dotato di valori più simili a quelli del Cane Selvatico Turco, mentre l'Akabash avrebbe un maggior grado di parentela/similarità con il Levriero Turco...

In tutti e 4 i casi sembra che il grado di "variabilità" possibile tra tutte le 4 "razze" sia molto al di sopra dei valori delle nostre razze canine moderne!!!
In poche parole (sempre se ci ho capito bene) il Kangal dovrebbe essere il "tipo" meno stabile al pari del Cane Selvatico Turco, mentre Karabash e Levriero Turco si avvicinano di più alle razze moderne con valori più bassi... (fa eccezione per ovvi motivi il Kangal d'allevamento che si colloca tra i 2 valori).

Se non vado errato, tornando al discorso delle "gaussiane" e secondo questi risultati, a livello genotipico il Kangal "da lavoro" sarebbe quello con la "campana più larga"!!!

...La "febbre turca" sale.......!!!! cyclops cyclops cyclops ...aiutatemi!!!!
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Messaggio  fox Mar Nov 10, 2009 7:40 pm

Ciao Francesco,io ho la terza media inf.e non mi ricordo nemmeno cosa ho fatto ieri figurati nel 78,però gli occhi li ho e che il Coban Kopegi Karabash non e la stessa cosa del Coban Kopegi Akbash,lo si vede non solo dal colore,quindi la FCI in questo caso dovrebbe fare un passo molto indietro,guarda il caucaso il tipo bianco a pelo lungo o corto non e uguale a gli altri caucaso,e visto che si tratta di bianchi,mi piacerbbe se qualcuno facesse l'esame del DNA a i caucaso bianchi e a gli Akbash,non mi sorprenderei se venisse fuori che sono parenti molto stretti,sul libro di Zavattaro ricordo di aver letto che i pastori bianchi vengono dalla (teoria)zona orientale del medio oriente Irak quindi se si sono spostati e probabile che siano arrivati prima nel caucaso poi si sono addentrati in anatolia da li si sono imbarcati per la Grecia e Italia dando origine a i bianchi Italici,mentre con carovane di nomadi quello che era arrivato al caucaso ha proseguito verso l'europa dell'est dando origine a i bianchi di quella zona (Questa è la teoria di un camionista con la terza media inferiore)ma guardando le vie commerciali attuali nave camion non credo che le comunicazioni siano diverse da come erano allora sono solo più veloci.E anche possibile che poi con l'impero romano il cerchio si sia chiuso.
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Messaggio  tagiko Mar Nov 10, 2009 8:37 pm

Ciao Massimo,

...benvengano le teorie dei camionisti!!! Io ho avuto la fortuna di viaggiare con alcuni di loro, era in Australia e andavo ingiro con i "treni della strada": delle bestie di Mack con 5 0 6 rimorchi dietro e delle barre antibestiame davanti per abbattere qualsiasi cosa ti attraversasse la strada... mucche, cammelli e tanti canguri... ci voleva 1 km per fermarsi e quindi non ci si fermava!

Le vie di comunicazione sono sicuramente quelle, e credo che per capire sti "cagnacci" alla fine basti seguire le pecore persiane che hanno anche originato altre razze di pecore europee... e che avevano delle vere e proprie vie di commercio..

Gli studiosi del DNA.... boh? ...non so se ho veramente capito che tipo di teoria volessero dimostrare!

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Io un po' d'inglese lo mastico ma combinato alla genetica non è facile!

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Messaggio  fox Mar Nov 10, 2009 8:49 pm

tagiko ha scritto:Ciao Massimo,

...benvengano le teorie dei camionisti!!! Io ho avuto la fortuna di viaggiare con alcuni di loro, era in Australia e andavo ingiro con i "treni della strada": delle bestie di Mack con 5 0 6 rimorchi dietro e delle barre antibestiame davanti per abbattere qualsiasi cosa ti attraversasse la strada... mucche, cammelli e tanti canguri... ci voleva 1 km per fermarsi e quindi non ci si fermava!

Le vie di comunicazione sono sicuramente quelle, e credo che per capire sti "cagnacci" alla fine basti seguire le pecore persiane che hanno anche originato altre razze di pecore europee... e che avevano delle vere e proprie vie di commercio..

Gli studiosi del DNA.... boh? ...non so se ho veramente capito che tipo di teoria volessero dimostrare!

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Messaggio  tagiko Mar Nov 10, 2009 9:00 pm

...non ne ho idea, io comunque son già bollito!!! albino
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Messaggio  fox Mar Nov 10, 2009 9:07 pm

tagiko ha scritto:...non ne ho idea, io comunque son già bollito!!! albino
non sei un bravo cuoco Very Happy la risposta era facile non meno di 3000 anni Laughing Laughing Laughing
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Messaggio  karanuker Ven Nov 20, 2009 7:52 pm

Il concetto di tipicità è veramente applicabile ad un cane da lavoro?
Ovvio!!! L'aspetto del cane da lavoro è legato al tipo di lavoro, all'ambiente e all'alimentazione, per cui proprio la tipicità che caratterizza il cane da lavoro.

I cani da gregge in Afganistan sono uguali a quelli in Tagikistan, non ci sono a sufficienza materiali provenienti dal Turkmenistan, della serie: non ci sono più (o quasi) cani da gregge, ma quelli da combattimento, che sono altra razza.

Anni 80, pastore turkmeno e suo amico cane, un pezzo del film girato in Unione sovietica, film che racconta la vita del pastore nomade del Turkmenistan

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Il concetto di tipicità è veramente applicabile ad un cane da lavoro? Empty Re: Il concetto di tipicità è veramente applicabile ad un cane da lavoro?

Messaggio  karanuker Ven Nov 20, 2009 9:08 pm

dal filmato sopra:
il pranzo dei cani: dalle parole del pastore: mangiano e bevono dalla stessa ciotola, non come i cani comuni
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questo invece è il momento del funerale di un cane morto:
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Messaggio  fox Ven Nov 20, 2009 11:41 pm

karanuker ha scritto:
Il concetto di tipicità è veramente applicabile ad un cane da lavoro?
Ovvio!!! L'aspetto del cane da lavoro è legato al tipo di lavoro, all'ambiente e all'alimentazione, per cui proprio la tipicità che caratterizza il cane da lavoro.

I cani da gregge in Afganistan sono uguali a quelli in Tagikistan, non ci sono a sufficienza materiali provenienti dal Turkmenistan, della serie: non ci sono più (o quasi) cani da gregge, ma quelli da combattimento, che sono altra razza.

Anni 80, pastore turkmeno e suo amico cane, un pezzo del film girato in Unione sovietica, film che racconta la vita del pastore nomade del Turkmenistan

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ci vorrebbero dei cani così,chissà se sene trovano ancora Wink
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Messaggio  fox Ven Nov 20, 2009 11:44 pm

karanuker ha scritto:dal filmato sopra:
il pranzo dei cani: dalle parole del pastore: mangiano e bevono dalla stessa ciotola, non come i cani comuni
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questo invece è il momento del funerale di un cane morto:
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Anche io avvolsi Leo in un lenzuolo,non volevo che la terra e la calce gli finisse negli occhi Crying or Very sad
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